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È successo che domenica 11 settembre siamo stati invitati a Fermo dagli sbandieratori della Cavalcata dell’Assunta alla seconda edizione di Vexilla Firmi. È un appuntamento che abbiamo a cuore, perchè organizzato da un gruppo con cui condividiamo un’amiciza decennale, ma anche perchè, nel 2011, a vincere questa gara siamo stati noi. In quell’edizione ogni gruppo, provenienti un po’ da tutto il centro Italia, poteva esibirsi sfoggiando il proprio repertorio artistico legato alla tradizione e alla storia.

Nell’edizione 2022, invece, la Cavalcata ha avuto la bellissima intuizione di invitare tutti i gruppi di tradizione picena, ovvero tutti i gruppi che nel corso degli anni hanno lavorato su spettacoli non solo e necessariamente “storici”, ma legati ad una narrazione che li avvicina al mondo del teatro. Il tema della gara, che più che una gara è stato un bellissimo viaggio tra le modalità espressive di ogni singolo gruppo, era di portare in scena qualcosa che avesse a che fare con gli spettacoli narrativi.

Noi abbiamo pensato di unire in un’unico atto la crescita artistica e la ricerca che abbiamo fatto intorno a quel tema, che noi chiamiamo Teatro delle Bandiere. Un piccolo viaggio dagli albori, quando c’erano solo i nostri maestri in scena, fino alle sperimentazioni che ci hanno permesso di realizzare il nostro ultimo spettacolo, Amore Aldilà.

E abbiamo vinto. Soprattutto, siamo stati in grado di vedere il sorriso negli occhi di chi ci guardava, abbiamo condiviso con gli altri gruppi la bellezza dello stare in piazza e ci siamo divertiti un mondo.

Per tutto questo dobbiamo ringraziare la Cavalcata dell’Assunta e tutte le splendide persone che la rappresentano. Dobbiamo ringraziare e complimentarci con gli sbandieratori del Gams, Pandolfaccia, Palio San Floriano, Monterubbiano, Offagna, oltre ovviamente ai padroni di casa, per la qualità dei loro spettacoli; è sempre stimolante il confronto con realtà che hanno caratteristiche simili ma sempre uniche tra loro. E dobbiamo ringraziare tutte le persone nel pubblico e in giuria che hanno dedicato un pomeriggio alla nostra arte, che ha radici lontane, che evolve e che è portatrice di emozioni.